crediti
print this page- Utenti
- tutti
- Data di realizzazione
- Aprile 2016
- Lingua
- Italiano
- Url del sito della mostra
- http://braudel.istitutodatini.it/
- Tema
- Documentario
Breve descrizione
Il 27 novembre 1985 moriva Fernand Braudel, forse il più grande storico del secolo scorso. Nel trentennale della scomparsa, la Fondazione “F. Datini” ha dedicato al suo primo Presidente questa mostra documentaria. Per la preparazione dei testi sono state utilizzate quasi quattrocento missive, una quarantina di verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo, biglietti, telegrammi, articoli di giornale, comunicati Ansa, dépliants, numerosissime fotografie. La ricca documentazione è conservata nel “Fondo Federigo Melis” e nell’Archivio del “Centro Internazionale di Storia Economica”. La folta corrispondenza tra Fernand Braudel e Federigo Melis fa di loro i maggiori interpreti di questo racconto.
Il percorso virtuale della mostra si sviluppa su tre grandi temi:
- Fernand Braudel e Federigo Melis: storia di amicizia e passione comune
- Fernand Braudel e l’Istituto Datini
- Fernand Braudel e Prato
L’intento è stato quello di rileggere aspetti della storia dell’Istituto Datini e del suo fondatore Federigo Melis attraverso il personaggio Braudel. Le missive che i due grandi studiosi si scambiarono, svelano molti aspetti della personalità e degli intenti dello storico francese. Ci limitiamo a ricordare il tentativo, riuscito anche attraverso l’istituzione che dirigeva, di aprire la ricerca e non solo quella francese, a orizzonti più ampi. Le carte mostrano uno studioso pienamente consapevole del suo prestigio internazionale ed anche conscio che l’Istituto Datini gli offriva la presidenza di un Comitato Scientifico di altissimo livello internazionale.
Accanto a questi aspetti, gli scambi epistolari offrono i tratti di un uomo che, pur maturo, era capace di stupirsi e rallegrarsi per ogni nuova amicizia come quella che stava nascendo con Melis, capace di entusiasmarsi per i viaggi e le piccole gite che Federigo organizzava per lui, capace di compiacersi della grande convivialità che caratterizzava le Settimane pratesi, nonostante qualche preoccupazione per le spese a volte consistenti. Lo scopriamo anche in alcuni tratti di padre e marito pronto ad aprire la sua casa ai nuovi amici.
Braudel seppe intrecciare con Prato e i pratesi un positivo legame probabilmente favorito dal fatto che, negli anni delle sue frequentazioni, la città stava vivendo ancora un adeguato fermento economico e una inusitata effervescenza culturale.
Insomma una avventura intensa quella che unì Fernand Braudel all’Istituto Datini e a Prato, uno scambio quasi alla pari che si allentò, senza interrompersi, quando, nel 1984, Braudel divenne Accademico di Francia e, per l’incompatibilità delle cariche, fu costretto a lasciare la presidenza dell’Istituto. Mentre entrava a far parte del ristretto novero degli “immortali”, l’Istituto Datini lo accolse nel suo Comitato d’Onore.
Crediti
Angela Orlandi, curatrice della mostra, elaborazione dei testi e coordinamento della ricerca, Università degli Studi di Firenze
Letizia Finocchiaro, digitalizzazione, progetto grafico e realizzazione mostra; web master Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”
Federica Nigro, digitalizzazione e ricerca archivio; responsabile Archivio Federigo Melis; Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”
Nicole Maroger, Lettrice di lingua francese, Università degli Studi di Firenze
Allieve della classe I A del liceo classico Cicognini (Istituto Cicognini-Rodari), digitalizzazione
Patrocini
Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa; Università degli Studi di Firenze - Scuola di Economia e Management
Enti promotori
Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini"
Contatti
Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini"
Via Ser Lapo Mazzei, 37, Prato (PO)
tel. 0574 604187