Nascita di una amicizia: l'incontro

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Strettamente correlato a quel progetto doveva essere quello che Melis propose a Braudel nell’ottobre del 1956: l’idea della trascrizione del carteggio «atlantico» datiniano (Londra, Bruges, Malines, Parigi, Lisbona, Siviglia e Cadice). Un disegno ambizioso che lo storico francese accettò, proponendo di cominciare con quello londinese. Ancora una volta fu Ruggiero Romano a comunicare la notizia a Firenze.
Ma proprio in quel periodo si offrì ai due studiosi la possibilità di conoscersi personalmente. Braudel era infatti a Venezia, stava lavorando all’Archivio di Stato. Così Melis gli propose di  raggiungerlo nella Laguna dopo il 10 ottobre.
Improvvisamente morì Lucien Febvre, Braudel fu costretto a rientrare a Parigi per salutare il Maestro. L’appuntamento fu rimandato, fino a quando con un telegramma lo storico francese avvertì Melis del suo rientro a Venezia dove sarebbe rimasto sino al 25 ottobre (Braudel a Melis 12.10.1956). La notte del 15 Melis arrivò a Venezia, scese all’Hotel Terminus dove, come convenuto, trovò un biglietto nel quale era indicato il posto e l’ora del rendez-vous.
La conoscenza personale aprì sempre più intensi legami scientifici oltre che una maggiore spontaneità nei rapporti. Melis dopo quell’incontro, cominciò a rivolgersi a Braudel con l’espressione «Illustre e caro Professore», Braudel a sua volta scriveva «Cher collègue et ami».
Lo storico fiorentino al suo ritorno da Venezia inviò a Parigi una lettera entusiasta soprattutto perché durante l’incontro gli era stato permesso di «addentrarmi in parecchie delle Sue geniali concezioni e nei suoi studi in corso, dandomi preziosi suggerimenti e infine aprendomi la porta della maggiore Rivista di cui dispone la Storia economia e sociale».
L’invito a pubblicare un lavoro sulle Annales, progetti scientifici comuni, partecipazioni a convegni riempirono gli scambi epistolari di quel periodo (Melis a Braudel 23.10.1956, Barudel a Melis 21.11.1956, Tenenti a Melis, 22.5.1962). Probabilmente il rapporto con Melis si intensificò anche perché nel 1962 Braudel era stato eletto a Aix-en-Provence, presidente della Commissione Internazionale di Storia  Economica e in quella veste oltre che a titolo personale, intendeva riprendere contatti con i professori italiani della materia (Tenenti a Melis, 8.9.1962 e Braudel a Melis, 20.9.1962).