La polemica: Prato città di evasori fiscali
print this pageIl 22 maggio 1984 Mario Bernocchi inviò al quotidiano La Nazione una nota nella quale rispondeva a una intervista rilasciata da Fernand Braudel a un periodico brasiliano, O Estado de S. Paulo, il 29 gennaio di quell’anno. In quella intervista lo storico francese aveva fatto affermazioni molto discutibili sulle qualità dei pratesi e della loro economia, tra cui l’elevata evasione fiscale.
L’immagine che ne usciva era così «fuorviante e deformante», che Bernocchi chiedeva all’appena nominato Presidente Onorario dell’Istituto Datini una smentita o la affermazione che le frasi riportate nell'articolo avevano oltrepassato e di molto il suo pensiero.
L’intervista, come comprensibile, scatenò un putiferio! Il 24 maggio 1984 ancora il quotidiano La Nazione pubblicò l’interrogazione fatta in Consiglio Comunale dal consigliere repubblicano Mario Masini, in cui si chiedeva al sindaco Landini e all’assessore alla cultura Giampiero Nigro se, vista la familiarità avuta con Braudel, non avessero modo di verificare l’opinione ingiusta e pesante nei confronti di Prato. Masini arrivò persino a ipotizzare la revoca della direzione scientifica della Storia di Prato anche perché, per il momento, non aveva dato alcun risultato.
Naturalmente ci furono prese di posizioni decise da parte dell’Unione Industriali che, per voce del suo presidente Antonio Lucchesi, replicò proponendo dati e ricerche documentate che al contrario dimostravano la vitalità e l’efficienza della realtà pratese.
Braudel a sua volta rispose a Lucchesi, scrisse al sindaco e naturalmente al direttore del giornale brasiliano chiedendo una smentita di quanto pubblicato. Lasciamo al lettore la lettura dell’interessante documentazione al riguardo.