Verso la cerimonia di inaugurazione

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I mesi passavano e l’inaugurazione ufficiale del Centro si avvicinava. Il 26 luglio del 1968 Melis scrisse due lettere: una indirizzata a Tenenti, l’altra a Braudel che all’epoca era già in montagna a Saint Gervais. Molti i temi trattati, ma quelli più pressanti erano la definizione della data dell’inaugurazione e dell’inizio del Corso di Alta Specializzazione. Lo storico fiorentino proponeva il 26 o il 27 ottobre e immaginava la cerimonia aperta con il saluto di Braudel, seguito da tre conferenze da distribuire su due giorni (Melis a Tenenti, 26.7.1968, Melis a Braudel, 26.7.1968). Giacomo Devoto avrebbe svolto il tema «Il vocabolario economico della preistoria», Charles Verlinden «Dal Mediterraneo all’Atlantico», Aleksander Gieysztor «Infrastrutture economiche e comportamenti umani nel Medioevo: esempio dell’Europa Centrale».
Naturalmente l’evento andava adeguatamente pubblicizzato: la notizia fu annunciata sul numero 3 delle Annales del 1968 e diffusa con un’apposita circolare a stampa indirizzata a numerosi Colleghi e Istituti scientifici.
Finalmente arrivò il 26 di ottobre. Assisi sul banco della Sala Maggiore del Palazzo Comunale, con alle spalle le immancabili chiarine, si trovavano Fernand Braudel, Giacomo Devoto (Rettore dell’Ateneo fiorentino), l’assessore comunale Ribelli e naturalmente Melis. Terminato il saluto del Presidente, ci fu la conferenza di Devoto e subito dopo i convenuti si recarono a inaugurare la Mostra dei documenti commerciali esposti in palazzo Datini e appositamente preparata per l’occasione. Nel pomeriggio fu la volta di Charles Verlinden, mentre la terza fu tenuta da Gieysztor la mattina dopo.
La cerimonia venne organizzata senza parsimonia. Come si faceva a Spoleto ai membri del Comitato, ai relatori e agli ospiti vennero rimborsati viaggio e soggiorno; non solo, durante una gita nelle colline pistoiesi, la Camera di Commercio di Pistoia offrì agli ottanta convenuti un pranzo nel ristorante Sant’Agostino e la stessa amministrazione pratese organizzò un ricevimento nel palazzo Pretorio (Verbale n. 4, Consiglio Direttivo). La convivialità degli incontri datiniani fu un aspetto che Melis non trascurò mai, egli considerava quei momenti indispensabili per «stabilire quella cordialità fra i convenuti che è un elemento molto utile di conoscenza e di coesione» (Melis a Braudel, 3.11.1968).
Questa generosità, forse una certa «mania di grandezza», preoccupavano Braudel che per esperienza sapeva che tutte le istituzioni vitali e generose incoraggiano «chez les autres une tendance à s’en remettre à elle de tous leurs problèmes et qu’il est souvent difficiles de lutter contre ce courant naturel, une fois qu’on s’y est laissé engager». Non solo, il Maestro temeva che l’organizzazione del Congresso di Storia Marittima, che Melis stava preparando, avrebbe potuto distogliere risorse al funzionamento del Centro. Per tutte queste ragioni scriveva con fermezza «je souhaite vivement que vous employez les premiers fonds disponibiles à vous assurer les services d’un ou d’une secrétaire efficace qui ait toute votre confiance personelle et qui puisse consacrer tout son temps à ces services menus, mais nombreux: correspondance, liaisons avec l’estérieur, invitations, et même plus tard pubblications du centre» (Braudel a Melis, 14.11.1968).