La consacrazione del rapporto a Parigi all'École
print this pageBraudel aveva invitato Melis sin dal 1960 a intervenire all’École, ma lo storico fiorentino preso dai mille impegni e anche da problemi di salute non aveva mai potuto aderire all’invito (Melis a Braudel, 30.1.1965). Ci riuscì nella primavera del 1967. Appena rientrato da Parigi scrisse una affettuosa e riconoscente lettera aprendo con un nuovo e più sentito incipit: «Maestro e illustre, caro Amico». Era il segno di un rapporto più maturo che si schiudeva anche ai legami familiari. Braudel infatti aprì al collega fiorentino oltre al suo mondo scientifico, anche la sua casa e la sua famiglia. Federigo e Gabriella furono ospiti di Fernand e Paulette. Il ricordo di quel soggiorno, Melis volle suggellarlo chiudendo la parte di quella missiva dedicata al viaggio parigino con queste parole: «Grazie, Maestro incomparabile ed Amico carissimo, grazie!».
Lo storico fiorentino, dal canto suo, non fu da meno: ricambiò l’invito ricevuto, proponendogli di tenere una conferenza a Firenze nella sua Facoltà di Economia e Commercio (Melis a Braudel, 14.3.1967).