La I Settimana, il primo successo

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Passata l’inaugurazione, guidati dallo spirito di «une confrontation efficace des méthodes, des points de vue et des donnés documentaires à travers l’Europe», tutti si rimisero a lavoro per completare l’organizzazione della Settimana di Studi del 1969. Lo abbiamo accennato, nella prima riunione del Comitato Scientifico era stato vagamente individuato un argomento che avrebbe dovuto riguardare le materie prime dell’industria tessile.
Definire contenuti e struttura della Settimana di Studi non fu semplice e la riflessione stava impegnando da qualche mese Presidente e Vicepresidente. Braudel era preoccupato per i limiti posti all’argomento: circoscrivere le tematiche alla raccolta e alla circolazione delle materie prime per la manifattura laniera rendeva difficile raccogliere sufficienti contributi scientifici qualificati per tutta una Settimana, per questo voleva introdurre nel titolo o subito dopo il concetto di trasformazione di tali materie prime, in modo da poter dibattere non solo del loro spostamento ma anche del loro impiego e trattamento per la preparazione del tessuto. Scriveva Tenenti per riferire il pensiero di Braudel: «Il titolo potrebbe dunque essere allora: Le materie prime e la loro trasformazione nell’industria della lana dei secoli XIII-XVII in Europa. È d’accordo, beninteso, perché non si mettano in programma né gli aspetti giuridici di tale processo di trasformazione, né quelli industriali in senso lato e tanto meno quelli commerciali» (Tenenti a Melis, 12.2.1968). Successivamente Parigi propose un titolo meglio precisato: «Materie prime e loro trasformazione nell’industria laniera dei secoli XIII-XVII in Europa» (Tenenti a Melis, 16.2.1968), lasciando sostanzialmente invariato il principio di un tema ampio. Melis invece, considerava più corretto limitare il confronto storiografico alla sola produzione e commercio della lana. Sarebbe stato più opportuno trattare quel tema così ampio in due successive Settimane. Aveva in mente gli studi in corso in molte università e centri di ricerca europei. Alla fine convinse tutti sul titolo definitivo del convegno: «La lana come materia prima. I fenomeni della sua produzione e circolazione. Secc. XIII-XVII».
Relativamente ai relatori si incontrò qualche difficoltà a individuare rappresentanti della storia economica inglesi, russi e in generale dell’Europa dell’Est da inserire nel programma, ma il lavoro incrociato di Melis, Tenenti e Braudel coprì ogni vuoto. (Tenenti a Melis, 15.1.1968, Tenenti a Melis, 26.2.1968, Tenenti a Melis, 4.3.1968 e Tenenti a Melis, 6.3.1968).
Braudel preparò il suo intervento inaugurale nella casa di montagna a Saint Gervais, dove ricevette da Prato i materiali necessari. Finalmente giunse il 18 aprile e la I Settimana prese avvio; per l’occasione Melis aveva predisposto una piccola mostra di documenti datiniani.
Il successo fu indiscusso. Tenenti scrisse «ti vorrei dire ora l’immenso piacere che ho provato nel constatare il successo della prima Settimana del Centro ed in particolare una tua affermazione in campo internazionale e (nazionale) che in Italia mi sembra abbia pochi precedenti» (Tenenti a Melis, 30.4.1969).
È indubbio che l’evento lanciò l’Istituto e Federigo Melis considerato il suo principale patron nel mondo della Storia Economica. Non a caso il consigliere culturale e direttore dell’École Française di Roma, Georges Vallet, ricevette dallo stesso Braudel l’indicazione che per i rapporti italo-francesi nel campo della Storia dell’economia si doveva cominciare consultando il collega fiorentino.
Naturalmente anche il Maestro volle mostrare all’amico Melis la soddisfazione per i risultati raggiunti. Lo fece in una lettera datata 5 maggio 1969 (Braudel a Melis, 5.5.1969).