La II Settimana, «nous avons bien travaillé»
print this pageIl 6 dicembre del 1969 Federigo Melis scrisse a Braudel per fare il punto delle attività dell’Istituto. Molte le tematiche trattate: la mostra di tecnologia tessile che era stata pensata di corredo alla II Settimana e che poi per motivi di tempo fu rinviata, l’organizzazione del Convegno annuale e le edizioni del catalogo della mostra del 1955, del carteggio di Londra su cui Melis era in grande ritardo, della pratica di mercatura di Ambrogio di Lorenzo Rocchi e del «Fiorinaio» (Melis a Braudel, 6.12.1969). Erano in ritardo anche i relatori della I Settimana che non avevano consegnato i loro contributi per la stampa degli Atti, pure le registrazioni delle discussioni non erano state sbobinate. Nel gennaio del 1970 mancavano i testi di Ruiz, Nahlik, Peyer, Tremel, Barbieri, van Houtte e quello dello stesso Melis (Tenenti a Melis 7 gennaio 1970).
In ogni caso, al centro degli scambi epistolari che precedettero il Congresso si trovava la scelta dei relatori che portò alla definizione di un ricca compagine. In particolare Braudel si mostrava interessato a coinvolgere storici cecoslovacchi e polacchi: arrivarono i nomi di Janacek e Macek, assieme a Endrei, Maçzak e Sansonowicz (Tenenti a Melis, 2.7.1969, Tenenti a Melis, 26.9.1969). Non era un caso, i suoi interessi per la storia materiale trovavano negli studiosi della scuola di Varsavia importanti interlocutori.
Così, il 10 aprile si aprì la II Settimana dedicata a «Produzione, commercio e consumo dei panni di lana (nei secoli XII-XVIII)». Il discorso inaugurale spettò a Jacques Le Goff che parlò de «Il tessitore nella società medievale».
Anche la II Settimana fu un successo. Braudel che, dopo il convegno, si trattenne a lungo in Italia, al suo rientro a Parigi scrisse all’amico fiorentino: «Vous avez bien travallé, nous avons bien travaillé». E accanto al lavoro ricordava le gite in Casentino, le pizze gustate in compagnia delle consorti (Braudel a Melis, 4.5.1970). Melis, dal canto suo, rispose con una lettera altrettanto cordiale, nella quale trovò anche il modo di commentare positivamente i risultati della riunione della Giunta Esecutiva. In effetti, durante l’incontro erano stati decisi molti cambiamenti alla struttura generale del Convegno: «siamo riusciti a contrarre le relazioni – seppure allungandole nella loro durata, che potrà raggiungere 60 minuti – soltanto al numero di 5, concedendoci un’intera giornata di riposo (con una escursione) non lavorando la domenica pomeriggio e facendo fiorire su una relazione da 2 o 5 comunicazioni» (Melis a Braudel, 14.3.1970).