Il nuovo corso: le Settimane dal 1976 al 1984
print this pageLe Settimane in cui l’intervento di Melis fu del tutto assente, poiché i temi erano stati decisi dopo la sua morte, furono nove.
Il tema dell’VIII, «Prodotto Lordo e finanza pubblica. Secoli XIII-XIX», era stato deciso nel 1973, proposto da Lane nella versione Finanza pubblica e distribuzione dei redditi. Quello della IX, «Investimenti e civiltà urbana. Secoli XIII-XVIII», fu suggerito da Jean Favier. L’argomento della X, «Sviluppo e sottosviluppo in Europa e fuori d’Europa dal secolo XIII alla Rivoluzione industriale», fu un’idea di Peter Mathias; nella struttura di quell’incontro si registrò una novità nella stesura del programma: il convegno terminava con una tavola rotonda. L’espediente fu mantenuto per tutte le altre Settimane della presidenza Braudel. Trattandosi del Convegno che celebrava i dieci anni di attività dell’Istituto, si pensò di invitare il Presidente onorario: l’onorevole Amintore Fanfani che però, all’ultimo momento, comunicò l’impossibilità di partecipare (Comunicato Ansa, 7.4.1978). L’ XI Settimana, «Agricoltura e trasformazione dell’ambiente. Secoli XIII-XVIII», aveva invece una duplice paternità, la suggerirono infatti Luigi De Rosa e Felipe Ruiz Martín. Per gli incontri del 1980 («Gerarchie economiche e gerarchie sociali. Secoli XII-XVIII») e del 1981 («Forme ed evoluzione del lavoro in Europa: XIII-XVIII secc.») le idee vennero rispettivamente da Braudel e da Doria e Mori; non sappiamo invece chi furono i promotori delle settimane dei tre anni successivi («L’emergenza storica delle attività terziarie. Secc. XIII-XVIII»; «Le acque interne. Secc. XII-XVIII»; «Gli aspetti economici della guerra in Italia. Secc. XIV-XVIII»).
Non sfugge come questa fase della presidenza braudeliana portò una intensificazione dei rapporti con gli studiosi dell’Europa Orientale, in particolare con i polacchi della scuola di Varsavia. Proprio nel congresso dedicato a Gerarchie economiche e gerarchi sociali, la Polonia ebbe ben cinque rappresentanti, tra i quali non possiamo non ricordare la prima partecipazione di Bronislaw Geremek che presentò un contribuito dal titolo Activité économique et exclusion sociale: les métiers maudits.